IL CIBO E I BAMBINI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Pensieri sulla nostra quotidianità.

La quarantena è un’esperienza completamente nuova per noi. In questi giorni ci siamo dovuti confrontare con noi stessi e rivalutare i nostri spazi, il nostro tempo e i nostri rapporti. Non credo affatto che questo sia qualcosa di negativo, anzi, ci ha dato la possibilità di fermarci e di riflettere sulla nostra vita, sulla nostra esistenza su questo pianeta.
Chi ha bambini ha dovuto reinventarsi per poter dare loro stimoli e attenzioni in maniera differente. Una problematica che molti hanno riscontrato è quella che riguarda il cibo, forse data dalla noia e dalla facilità di attingere più spesso al frigorifero. Stare a casa tutto il giorno comporta una minore attenzione a ciò che introduciamo nel nostro corpo. Siamo veramente consapevoli di cosa ci nutriamo? Il progresso scientifico ha ridotto da una parte la mortalità infantile con vaccini e farmaci, ma dall’altra ha allontanato i bambini da un’alimentazione naturale introducendo latti artificiali, omogenizzati, integratori, cibi industriali ricchi di zuccheri. Oggi la dieta dei bambini di quasi tutti i paesi europei è carente di verdure, acidi grassi omega 3, ferro, vitamina D e di iodio, e troppo ricca di proteine, di grassi saturi, di sodio e di zucchero, contribuendo così alla nascita di nuovi problemi di salute dei bambini, tra cui obesità e malattie allergiche e autoimmuni.
Non sappiamo più cosa sia giusto scegliere per crescere un bambino. I nuovi genitori sono impacciati e impauriti essendo loro stessi sempre più lontani da ciò che la Natura insegna. Ricordiamoci però che ciò che influenza la salute fisica determina anche la salute psicologica e il benessere in generale. Modificando il cibo, modifichiamo anche gli effetti che questo produce nell’organismo: la crescita, lo sviluppo, le difese immunitarie e quindi la salute.
Cosa fare dunque per aiutare i nostri bambini a non ingurgitare quantità eccessive di cibo? È possibile aiutarli a mantenersi sani cibandosi solo di nutrienti necessari per la loro crescita ma anche sfiziosi per i loro palati?
Certamente! Tutto questo è possibile innanzitutto capendo la qualità degli alimenti: valutiamo cosa abbiamo nelle nostre dispense e cominciamo a informarci su quelli che sono i cibi altamente dannosi per i nostri piccoli. Evitiamo di dare loro cibi raffinati e zuccherati, come bevande industriali, snack e dolciumi da pasticceria e industriali. Impariamo a leggere e a riconoscere gli ingredienti che compongono ciò che proponiamo sulle nostre tavole. Evitiamo dolcificanti artificiali e tutto quello che nelle etichette è evidenziato come “zucchero, zucchero di canna, fruttosio, sciroppo, edulcoranti, stevia, eccetera”. Insegniamo ai nostri figli a preparare dei dolci sani che possano far ritrovare loro il vero sapore degli alimenti, disintossicandoli dal dolce eccessivo. Proponiamo come un gioco la preparazione della merenda, utilizzando ingredienti naturali, come la frutta fresca, la frutta secca, farine non raffinate. Facciamoli divertire e rendiamoli consapevoli della creazione del loro corpo e della loro salute, come se fossero dei piccoli artisti e inventori. Così facendo da una parte li terremo impegnati divertendoli e dall’altra li aiuteremo a mantenersi sani.
Aiutiamo i nostri figli a crescere in salute. Essi rappresentano il futuro e la possibilità di cambiamento. Diamo loro gli strumenti giusti per vivere appieno una vita felice e in salute: torniamo alle cose semplici, alla cucina naturale, ai sapori veri. Riconosciamo il nostro legame con la Natura e con il cibo che ci offre, proponiamo ai nostri figli il cibo vitale che permetterà loro di essere pienamente se stessi.


Ecco alcuni esempi di ricette:

Biscotti sani e senza zucchero
Ingredienti:
250 gr farina semintegrale
1cucchiaino di Cremor Tartaro
Buccia grattugiata di arancia e limone
Vaniglia
1 pizzico di sale
9 cucchiai di olio di mais
100g malto di riso
Succo di mela q.b.
Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido aggiungendo eventualmente il succo di mela. Far riposare in frigo almeno 30min. Stendere l’impasto con un mattarello lasciando uno spessore di 2 – 3 mm.
Con delle formine ritagliare i biscotti e riporli su della carta da forno. Infornare per ca. 10-15 min a 180°.

Crostata della felicità
Ingredienti per la pasta frolla:
260 gr di farina di farro monococco (o altra farina di grani antichi)
una punta di cucchiaino di cannella
una punta di cucchiaino di vaniglia
buccia di limone grattugiato
un pizzico di sale marino integrale
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
succo di mezzo limone
55 gr di olio di mais spremuto a freddo
100 gr di malto di riso
acqua q.b.
Ingredienti per la farcia:
• confettura di frutta senza zucchero
• granella di mandorla
Procedimento:
Preparate la pasta frolla descritta in precedenza, utilizzando il farro monococco.
Quindi, stendete con un mattarello a formare una circonferenza di circa 26 cm (che includa i bordi della crostata).
A questo punto, sistemate la pasta in una teglia (24 cm di diametro), bucherellate il fondo con una forchetta e procedete con la farcia. Distribuite la confettura di frutta, livellando con un cucchiaino. Quindi ricoprite con una spolverata di mandorle tritate. Create sei striscioline con la pasta avanzata, utilizzando un tagliapasta seghettato (o anche con un coltello) e disponetele sulla superficie in maniera tale da ottenere il tipico decoro a losanghe. Potreste anche utilizzare gli stampini per biscotti e creare forme originali da distribuire sulla superficie della crostata.
Lasciate cuocere per circa 30 minuti a 180 gradi (forno preriscaldato).
Quando la crostata risulterà dorata, sfornatela e lasciatela raffreddare nella teglia.
Quindi, toglietela dallo stampo e trasferitela su un piatto da portata.
E la vostra crostata è pronta per essere gustata!
Per poterla assaporare appieno è importante masticarla bene: in questo modo sentirete emergere tutti i sapori, dal farro alla mandorla, all’aroma della cannella, al profumo del limone.

Budino con composta di frutta:
Per 10 porzioni:
1 litro di latte di avena in cui disperdere 5 grammi di agar in fiocchi e 1 pizzico di sale e portare a bollore
12 grammi di kuzu da sciogliere in 2 dita di acqua fredda, a cui unire 30 grammi di cacao amaro e 90 grammi di malto di riso; questo composto va unito al latte vegetale portato a bollore (l’agar deve essere ben disciolto). Lasciare addensare per 2 o 3 minuti. Prima di porzionare unire 40 grammi di crema di mandorle (senza zuccheri, segue ricetta). Si può guarnire disponendo qualche pezzo di pera sul fondo del bicchiere prima di versare il budino oppure con della composta di
lampone (senza zuccheri).

Crema di mandorle/Nocciole o mista
Prendere “un po’” di mandorle/Nocciole e tostarle a 150°C nel forno fino a quando si diffonde il profumo di mandorle tostate, circa 15-20 minuti. Lasciarle intiepidire.
Appena tiepide metterle nel mixer e tritarle per un paio di minuti, lasciare riposare nel mixer per 20 minuti. Ripetere l’operazione per altre 3 volte fino al formarsi della crema. Lasciarla raffreddare completamente e la crema è pronta.
Per chi la desidera un po’ più dolce si può aggiungere un paio di cucchiai di latte di riso integrale.

Crema al cioccolato
Ingredienti:
3 cucchiai di malto di riso
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
3 cucchiai di crema di nocciole
Un pizzico di vaniglia
Latte di riso integrale q.b.
Amalgamare tutti gli ingredienti fino a ottenere la fluidità gradita.

 

Scritto da: Alessandra Baruffato, nutrizionista.