SGUARDO DI MAMMA

Progetto di cura dalla gravidanza ai primi mesi.
PROGETTO CONCLUSO

Il progetto SGUARDO DI MAMMA è un progetto pensato e attuato dall’associazione Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita APS di Gallarate e finanziato da Fondazione Comunitaria del Varesotto.

L’associazione Il Melograno opera sul territorio della provincia di Varese dal 1984 e in questi quasi 40 anni, è sempre stata accanto alle donne e alle famiglie che hanno accolto una nuova vita. La gravidanza, la maternità, la neo-genitorialità e i bambini e le bambine nei primi anni di vita sono sempre stati temi fulcro del suo pensiero e delle sue attività. 

Il progetto SGUARDO DI MAMMA si inserisce in un contesto davvero difficile, quello dell’emergenza sanitaria e della pandemia, che ha visto interessare la nostra collettività ormai da lungo tempo e si è svolto da settembre 2020 a settembre 2021.

Come per tutti, anche per le donne in gravidanza l’isolamento forzato, la solitudine, la preoccupazione per la propria salute e per quella dei propri cari sono stati pesanti nei mesi passati; accogliere una nuova vita all’interno di un contesto di emergenza ha amplificato emozioni, dubbi e spaesamento.

Il progetto si prefigge di intensificare i momenti in cui poter sostenere le donne in questa esperienza di fisiologica fragilità e accompagnarle con incontri quali:
– Incontri informativi per donne in gravidanza online: Spazio per donne in gravidanza per entrare in contatto con alcuni temi che supportano questo periodo di vita, per essere informate e poter fare scelte consapevoli.
Assistenza domiciliare ai neo-genitori: le domiciliari si concretizzano in attività finalizzate a sostenere la relazione madre-figlio e a favorire i processi di attaccamento.
Spazio aperto per mamme e neonati: un anno di spazi aperti dedicati a mamme e i loro neonati.
SOS MAMMA: Sportello telefonico dedicato alle neo madri tutti i giorni della settimana.

I destinatari del progetto sono stati: donne che hanno partorito in questo anno; gruppi di mamme con i loro bambini che hanno sentito il desiderio e/o il bisogno di essere accompagnate nel periodo perinatale e entro il primo anno di vita del bambini; donne che hanno sentito la necessità di essere sostenute e accompagnate nell’avvio dell’allattamento materno;  in generale tutta la popolazione e l’opinione pubblica del territori, che attraverso le azioni progettuali, i racconti delle mamme e le attività di divulgazione messe in atto, hanno potuto conoscere e riconoscere l’importanza del sostegno sociale alla genitorialità e in particolare alle neomamme.

Sono in tutto 67 le donne che hanno partecipato ad almeno una delle attività previste, sia in gravidanza sia nel post parto. Con questo progetto, l’associazione ha voluto offrire a queste donne e, di conseguenza, ai bambini e bambine, una continuità di ascolto e accoglimento dei loro bisogni cercando di restituire loro delle risposte capaci di offrire quella tranquillità e calma necessarie per affrontare le sfide che la maternità porta con sé. 

Le donne e i bambini che hanno partecipato hanno trovato sempre uno spazio, fisico ed emotivo, allestito appositamente per loro e a “loro misura”, uno spazio sicuro e adatto alle nuove regole dettate dalla pandemia. Quando non è stato possibile offrire questi spazi nella sede dell’associazione per l’aggravarsi della situazione sanitaria, gli operatori e i volontari si sono subito adoperati per spostare le attività online in modo da non perdere il filo conduttore che li legava alle donne incontrate. E nonostante lo strumento rendesse la vicinanza emotiva più faticosa, sia gli operatori che le donne hanno potuto godere di momenti che sono rimasti stabili nel tempo e che non hanno comunque avuto una drastica interruzione. 

Il riscontro dato dalle persone sull’efficacia e sull’utilità di quanto fatto è stato più che positivo. Le donne riportano, infatti, che aver avuto un punto di riferimento in questo faticoso periodo dove potersi rivolgere sempre (lo sportello telefonico è rimasto attivo anche ad agosto, mese di chiusura dell’associazione) e il supporto ricevuto hanno permesso di sentirsi meno sole, “accompagnate per mano” nella fatica, più sicure nel leggere e capire i bisogni dei loro bambini e quindi nel creare una relazione stabile.

Le azioni del progetto hanno permesso alle donne di poter fare scelte consapevoli e quindi accrescere le loro competenze genitoriali, di rafforzare la loro sensibilità e la capacità di osservazione e di comprensione del figlio, sentirsi sostenute nella propria funzione genitoriale che ha generato un senso di soddisfazione rispetto al rapporto con il proprio bambino.

Le attività di gruppo hanno permesso la creazione di una rete solidale tra persone che va e andrà oltre la presenza dell’associazione. In ultimo, l’intervento domiciliare precoce ha permesso di svolgere una grande azione di prevenzione di fronte a quelle che, nel dopo parto, possono essere difficoltà e dubbi che possono sfociare in vere e proprie situazioni di disagio. 

Grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto e della parte economica messa in campo da Il Melograno, è stato inoltre possibile offrire tutte le attività in forma gratuita, scelta che ha permesso di “arrivare” anche a gruppi familiari in difficoltà economica (situazione che sappiamo essersi aggravata con la pandemia) e quindi ha permesso a donne già in difficoltà di non aggiungere preoccupazione e paura in un momento così delicato come la maternità.

In conclusione il progetto SGUARDO DI MAMMA ha raggiunto gli obiettivi che l’associazione si era prefissata, permettendo di costruire un legame con le persone (nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia) che prosegue anche dopo la chiusura del progetto e che permette di mantenere vivo proprio quello “sguardo” che garantisce solidarietà, aiuto reciproco e sostegno di cui la nostra comunità ha tanta necessità. 

PRENDERSI CURA DI CHI CURA è stato, anche in questo caso, il motore che genera, piano piano, una modalità personale e sociale nuova di occuparsi dell’altro.

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